lunedì 17 agosto 2015

La regola dei Terzi



Semplice regola per la composizione dell’immagine da fotografare, di facile applicazione, forse la più conosciuta delle regole in fotografia (universalmente utilizzata in tutte le arti figurative da secoli). Bisogna suddividere l'area dell'inquadratura in 9 sezioni (alcune macchine fotografiche hanno già nel mirino la griglia di suddivisione, così come molti desktop dei maggiori software di post produzione delle immagini) e posizionare il soggetto o i soggetti in uno dei punti di intersezione o lungo le linee stesse di separazione. L'immagine risulterà più dinamica ed armonica e produrrà un effetto accattivante e piacevole.


Non è una regola obbligatoria, permette però di non fare foto tutte uguali, i classici scatti col soggetto principale al centro. Il mio utilizzo della regola dei terzi rimane spesso confinato alla suddivisione dell'area tra cielo e paesaggio, ponendo la linea dell'orizzonte sulla riga superiore od inferiore della griglia a seconda se voglio dare più importanza all'uno piuttosto che all'altro. Soprattutto non sono molto fiscale nella suddivisione delle aree tutte uguali.



Fondamentale invece la ritengo per dare dinamicità ai soggetti in movimento, lasciando più spazio all’inquadratura verso la zona in cui si dirige il soggetto stesso.



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