mercoledì 17 agosto 2016

Fotograre di notte la volta celeste.

Per chi ha la possibilità di possedere, come me, un terrazzo con vista sul mare ed ampia porzione di cielo stellato tutto è più semplice. Spesso però la ricerca di un bel posto poco illuminato può portarvi in luoghi sperduti, in cima ad una collina in mezzo al nulla, in una spiaggia deserta, in zone raggiungibili solo a piedi. In questi casi il peso da portarsi appresso diventa un problema.

Cominciamo ad elencare il minimo indispensabile da mettere nello zaino:
a) Macchina fotografica con modalità di regolazione delle impostazioni in manuale, relativa batteria di riserva e qualche schedina di memoria supplementare;
b) un treppiede stabile (il vento è sempre in agguato);
c) almeno un obiettivo grandangolare, ma non è indispensabile;
d) un dispositivo di scatto remoto (anche questo non indispensabile perchè esiste sempre la possibilità di usare l'autoscatto);
e) torcia elettrica sia per controllare le impostazioni dell'apparecchio fotografico, sia per illuminare oggetti in primo piano (e pile di ricambio perchè quelle montate si scaricano sempre quando servono);
f) penna e taccuino per segnare i parametri delle foto più riuscite e le caratteristiche ambientali, vi serviranno la volta successiva per non perdere tempo a sperimentare;
g) telo impermeabile per proteggere la macchina in caso di pioggia.

A questo aggiungerei un bel ombrello e, per i pigri e chi ha spazio e voglia, un piccolo sgabello richiudibile. Se poi avete a vostra disposizione degli sherpa potete portarvi appresso un portatile con software di image editing installato, un capiente hard disk ed una piccola tenda igloo.
Anche d'estate, di notte in certe zone può fare parecchio freddo, quindi una felpa, un cappellino ed un kway aiutano, oltre a non indossare pantaloncini che invogliano le zanzare a fare amicizia. A questo proposito, uno spray antizanzare costa poco ed è facilmente trasportabile.
Acqua, caffè caldo in thermos, crackers e caramelle sono consentiti, panini con la mortazza o la frittata di cipolle no, possono attirare ospiti indesiderati (leggasi cani randagi, nella migliore delle ipotesi!). A volte un rotolo di carta igienica può fare la differenza!
Infine non dimenticare mai il cellulare, carico (magari dove siete c'è campo), e di avvertire qualcuno della vostra gita fuori porta nel caso in cui tardaste a trovare la via di casa!
Se poi organizzate le vostre uscite in compagnia sarà anche meglio.
Una vota arrivati alla metà, possibilmente in una notte senza luna e aiutati nella scelta del posto da Google Skymap per trovare e provare a fotografare la via lattea, sistemate la fotocamera sul cavalletto e montate il vostro obiettivo più luminoso e con lunghezza focale minore, poi mettete la macchina in manuale.
Il tempo di posa, per ottenere una foto d'effetto, si aggira sui 20-30 secondi (attenzione alla regola del 600); io inizierei da qui.
Chiudere un pò il diaframma aiuta ad aumentare la profondità di campo per una migliore messa a fuoco. A volte, con diversi obiettivi, bisogna regolare il fuoco poco prima di "infinito".
La regolazione del valore ISO dipende dall'apparecchio: provare per trovare il valore più alto senza che si generi troppo rumore.
A questo punto provare qualche scatto (mi raccomando lo scatto remoto o l'autoscatto) ed iniziate a sperimentare regolando, di volta in volta, la messa a fuoco, il tempo, il diaframma o l'ISO. Non dimenticate mai di prendere appunti.

Infine un suggerimento: nell'inquadratura, se potete, includete un oggetto in primo piano, spesso rende la foto più interessante. Potete usare un albero, una persona, una roccia, una scarpa! E' arrivata l'ora di utilizzare la torcia elettrica che vi siete portati appresso; dopo avere scattato, nei 20 o 30 secondi che seguono dovete illuminare il primo piano, anche non permanentemente, passando il fascio di luce due o tre volte sull'oggetto. Anche qui è importante sperimentare.
Secondo me farete delle belle foto.

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