giovedì 1 settembre 2016

Fulmini!


Riprendere un fulmine che saetta nel cielo buio di per sè non è una faccenda complicata, spesso l'unica dote necessaria è la pazienza, oltre ad una buona dose di fortuna, la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto con le giuste condizioni atmosferiche. A meno che non abbiate voglia e tempo di inseguire un temporale.
Il massimo sarebbe quello di trovarsi in riva al mare, di notte, al buio totale, con il cielo abbastanza sgombro da nuvole, con i fulmini che guizzano all'orizzonte, con il temporale o la pioggia che ancora deve arrivare e con la reflex ed il cavalletto a disposizione!!! Questa è la parte difficile. E quando mi capiterà, direte voi?
Tecnicamente invece è molto semplice: macchina sul cavalletto in manuale, ISO sui 200 da variare se necessario, focale corta per catturare più cielo possibile, fuoco su infinito o poco meno, diaframma abbastanza chiuso e tempo di esposizione lungo, diciamo intorno ai 20 secondi. Il tempo lungo non serve per la giusta esposizione, ma vi permetterà di avere un lasso di tempo maggiore per beccare la saetta, scommettendo sul momento in cui comparirà il fulmine nel cielo. La pazienza vi servirà dopo il centesimo scatto senza che nessun fulmine compaia in cielo o, ancora peggio quando, stanchi e disperati, riporrete la vostra attrezzatura in borsa ed una scarica di fulmini comparirà subito dopo.
Infine, un concetto semplice da tenere sempre a mente: "Se il temporale si avvicina, e con esso le scariche elettriche di parecchi milioni di volts, e voi vi trovate su un terreno piatto e brullo, il cavalletto potrebbe fungere da parafulmine, con quello che ne consegue"!

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