giovedì 1 settembre 2016

Riprendere un'eclissi

Le eclissi solari, quelle visibili alle nostre latitudini e apprezzabili dal punto di vista fotografico, non sono poi così frequenti. la prossima eclissi, dal momento in cui scrivo, sarà il 21 giugno 2020; sarà del tipo anulare con massima visibilità in Etiopia, in India ed in Cina; in Italia l'oscuramento sarà irrilevante. Sono stato testimone dell'eclissi del 20 marzo 2015 ed ancora mi mangio le mani: l'oscuramento del 30-40% (Discretamente buono!) è stato vanificato dalla scarsa preparazione per impegni sopraggiunti all'ultimo momento. Il risultato, visibile dalla foto in alto, è stato ottenuto con una fotocamera DX (Nikon D90) che fortunatamente avevo disponibile in quel frangente, utilizzata a mano libera con un obiettivo 18-105 settato alla massima focale ed una mezza dozzina di filtri colorati Cokin di vario genere, attaccati col nastro adesivo sulla lente per attenuare la luminosità del sole. Diciamo che, con un eufemismo, si poteva ottenere molto di più!
Per la prossima volta, quindi, a parte documentarsi su dove l'eclissi sarà maggiormente visibile e l'ora esatta del momento di massima oscurità, seguirò delle semplici regole per ottenere una foto decente.
E' assodato che non sarà possibile utilizzare la vostra macchina senza un adeguato filtro da posizionare davanti alla lente, l'intensa luce solare potrebbe rovinare il sensore dell'esposimetro dell'apparecchio, oltre a danneggiare anche l'occhio che guarda dal mirino.
Esistono filtri solari adatti a fotografare l'evento, oppure i classici Filtri Neutral Density (ND), che permettono di ridurre la quantità di luce che entra nell'obiettivo (se serve, usarne più di uno), ne esistono di diversa densità. In alternativa si può utilizzare qualunque cosa riesca a ridurre in maniera significativa la quantità di luce entrante nell'apparecchio, al limite anche una maschera da saldatore.
Solita trafila: macchina sul cavalletto in manuale, ISO bassa da variare se necessario, focale lunga (minimo 300 mm), fuoco su infinito, diaframma chiuso e tempo di esposizione breve o brevissimo, anch'esso da aggiustare in corsa. Consigliato il bracketing.
Ottimo suggerimento trovato su internet: l'uso dei filtri scuri non rende possibile cogliere nello stesso scatto l'eclissi ed il paesaggio circostante, che risulterebbe scurissimo se non addirittura semplicemente nero. Per ovviare a questo inconveniente, si può ricorrere a due scatti separati: scattare una foto dell'eclissi e poi, senza muovere la macchina fotografica, scattare un'altra foto della stessa scena al tramonto, senza filtri. In seguito, con l'uso di un software di image editing, unire i due scatti in una sola immagine per ottenere un effetto molto suggestivo.
Se dovesse capitare che l'eclissi fosse visibile negli ultimi minuti prima del tramonto, si può tentare di fotografarla senza filtri, assieme all'orizzonte.

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